Pirateria: Boom Per Il Commercio Abusivo In Spiaggia
Milano – Ancora elevato il tasso di pirateria musicale in Italia anche se nei primi sei mesi sono cresciuti i sequestri di impianti di duplicazione illegali. Tra gennaio e giugno le forze dell’ordine hanno sequestrato 825 masterizzatori (piu’ di tutto l’anno precedente), arrestate 672 persone e denunciati a piede libero 761 individui. I cd sequestrati nel corso di 469 operazioni antipirateria sono stati 967.501. Ma nonostante le norme contro la pirateria siano state rafforzate, il mercato del falso domina la stagione estiva dove il fatturato illegale si stima che superi i 50 milioni di euro solo con le vendite di cd pirata sulle spiagge. Sono migliaia i venditori abusivi che ogni giorno offrono prodotti contraffatti i cui proventi alimentano i traffici della criminalita’ organizzata. “La signora bene che acquista un cd falso di Eros Ramazzotti sulla spiaggia di Fregene forse deve considere il fatto che quei 5 euro finiranno per contribuire magari all’acquisto di una partita di droga che verra’ spacciata davanti alla scuola del figlio a Roma nei prossimi mesi” ha affermato Enzo Mazza, direttore generale di FIMI, federazione dell’industria musicale italiana. Gli acquirenti di cd falsi non sono i giovanissimi, secondo una ricerca di Ac Nielsen, trentenni e quarantenni acquistano i cd pirata in maniera massiccia. “Si spendeno tranquillamente 15 – 20 euro per una sdraio ed un ombrellone per stare una giornata in spiaggia e poi si spende magari l’equivalente in cd pirata pensando di avere risparmiato” ha aggiunto il direttore di FIMI. Camorra in testa, il business del falso e’ controllato dalle organizzazioni criminali, come ha recentemente evidenziato una dichiarazione congiunta del Parlamento Europeo che nei prossimi mesi sara’ impegnato nella elaborazione di nuove norme per combattere la contraffazione. Anche il Senato USA ha effettuato una serie di audizioni, il 16 luglio scorso, dalle quali e’ emerso anche il legame tra il commercio di prodotti falsi e il finanziamento delle attivita’ terroristiche. “Molto spesso le norme, che sulla carta sono efficaci, non vengono poi in pratica applicate” ha aggiunto Luca Vespignani, segretario generale della Federazione contro la pirateria musicale. “Molte amministrazioni locali non combattono con efficacia il fenomeno che viene visto spesso dal turista come un elemento del paesaggio, esiste ad esempio, come previsto dalla recente legge sul diritto d’autore, la possibilita’ di multare chi acquista un cd o un dvd falso ma di fatto gli stessi titolari degli stabilimenti balneari troppo spesso tollerano il commercio abusivo che intrattiene il bagnante” ha concluso Luca Vespignani. In testa alla classifica delle spiagge dove il fenomeno del commercio abusivo e’ piu’ diffuso Fregene, ma tutta la costa laziale e’ terra di conquista dei venditori di falsi cd e i controlli sono sporadici e del tutto ininfluenti. Secondo la societa’ di consulenza KPMG, che di recente ha condotto la ricerca “La Contraffazione in Italia”, il tasso di pirateria musicale nel nostro paese raggiunge il 25%, con punte del 50% in alcune zone del sud. Sempre secondo lo stesso studio, il danno economico per le aziende del settore derivante dalla pirateria sfiora i 170 milioni di euro all’anno, con relative perdite di svariate decine di milioni di euro per le casse dello Stato sotto forma di evasione dell’IVA. In testa ai prodotti sequestrati nei primi sei mesi, l’album di Eros Ramazzotti “9”, le compilation Hit Mania e del Festivalbar e il cd di Vasco Rossi “Tracks”, un danno notevole soprattutto per gli artisti italiani, che rappresentano il 50 % del mercato, e che avra’ gravi conseguenze sugli investimenti nella produzione nazionale, sempre piu’ colpita dalla contraffazione e dall’assenza di norme per il sostegno allo sviluppo e alla ricerca di nuovi talenti. FIMI, federazione dell’industria musicale italiana, aderente a Confindustria rappresenta oltre 80 imprese discografiche italiane, tra le quali le maggiori aziende del settore e piu’ di settanta etichette indipendenti. FPM, federazione contro la pirateria musicale, nasce nel 1996 su iniziativa dell’IFPI International federation of phonographic industry e della FIMI, con il preciso obiettivo di combattere il fenomeno della pirateria musicale promuovendo campagne di sensibilizzazione sul tema, monitorando il mercato e supportando tecnicamente le forze dell’ordine e la magistratura nell’opera di contrasto del fenomeno.]]>
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