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Controconsip.it: Un Sito Controcorrente

25 Agosto 2003 Commenta

ROMA. Controconsip e’ un Comitato costituitosi nell’aprile 2003 formato dacirca millecinquecento aziende unitesi per fronteggiare la situazione creatadall’art.24 della Finanziaria 2003, situazione criticata da piu’ parti. IlComitato ha da poco realizzato un sito (www.controconsip.it) che si proponedi contestare la situazione di monopolio creatasi nell’ambito delleforniture di beni e servizi della P.A. con l’avvento della Consip, societa’del Ministero del Tesoro e del relativo sistema delle convenzioni. In questomodo, secondo i membri del comitato, viene ridotta inevitabilmentel’autonomia negoziale e la liberta’ di mercato, ponendosi in evidentecontrasto con leggi italiane e comunitarie e contravvenendo comunque a tuttii documenti che pongono in primo piano lo sviluppo dell’occupazione e dellePMI soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia.Il sito del comitato Controconsip rappresenta un sapiente utilizzo del mezzotelematico per illustrare a tutti le ragioni di una protesta che negliultimi tempi si sta facendo particolarmente incisiva e diffusa.Il Comitato intende bloccare con ogni mezzo un meccanismo, attivato daCONSIP, non conforme alle regole della concorrenza cosi’ come dichiaratoanche dalla Commissione Antitrust, la quale si e’ espressa affermando che”con il ricorso obbligatorio alla convenzione CONSIP il principio dellaconcorrenza sarebbe violato”.Secondo il Comitato le convenzioni CONSIP stanno coprendo a macchia d’olioampi settori dell’economia italiana con il contributo delle grandi imprese,anche straniere, – che costituiscono una minima percentuale della realta’imprenditoriale italiana – mettendo in ginocchio le PMI e le loro relazionicommerciali con la P.A., ingessando il mercato, allargando il divarionord-sud, generando nuova disoccupazione e bloccando fenomeni positivi diaggregazionismo imprenditoriale.Contronsip intende procedere contro l’obbligo previsto dall’art.24 diacquistare solo da Consip, contro la rivisitazione delle soglie di acquistostabilite dalla CE e contro il divieto di l’accesso ai Bandi Consip diAssociazioni di imprese, cosi’ come previsto dalla normativa vigente inmateria di appalti per la fornitura di beni e servizi.In effetti il sistema delle convenzioni CONSIP presenta non poche falle erisale alle prime sperimentazioni di e-procurement che si inseriscono nelquadro del progetto per “La razionalizzazione degli acquisti di beni eservizi delle Pubbliche Amministrazioni” il quale nasce ad opera delMinistero del Tesoro attraverso la Consip S.p.A, (societa’ il cui capitale e’ interamente detenuto dallo stesso Ministero) ed ha l’obiettivo primario dirazionalizzare la spesa utilizzando metodi legati alle nuove tecnologieinformatiche (e-procurement).Ma a distanza di qualche anno dall’attivazione di queste convenzioni nonsembra che si configurino solo vantaggi, anzi il bilancio per l’economia delnostro paese e’ sostanzialmente negativo con pesanti contraccolpi neiconfronti delle PMI che costituiscono l’ossatura del nostro sistemaeconomico. La sensazione prevalente e’ che questo sistema di acquisto nontiene conto di quello che il nostro Ministro per l’Innovazione e leTecnologie Lucio Stanca definisce il “Sistema Paese”, mentre si fonda su unavisione economica piuttosto “limitata” che ruota solo ed esclusivamenteintorno alle Pubbliche Amministrazioni senza considerare l’esistenza diimportanti realta’ economiche come le Piccole e Medie imprese. E’ ovvio chesolo grosse aziende possono stipulare convenzioni con la Consip e mantenere,quindi, inalterate per un certo periodo di tempo condizioni e prezzi dideterminate categorie di beni, ma il “prezzo” complessivo di tale sistema inrealta’ e’ molto alto: difatti dietro all’apparente risparmio realizzatodalla P.A., si nascondono delle inevitabili situazioni debitorie efallimentari di tante piccole imprese con un bilancio complessivo economicodel nostro paese sicuramente in rosso.]]>

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