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La Ricerca E' Il Futuro Del Web

28 Agosto 2003 Commenta

SAN JOSE’. Christopher Payne, vice presidente per l’unita’ Internet MSN diMicrosoft, alla conferenza sulle strategie di ricerca organizzata daJupitermedia a San Jose’, in California ha annunciato che l’aziendacostruira’ un proprio motore di ricerca algoritmico per competere concompagnie come Google e Inktomi. In generale, secondo Payne, il settore deimotori di ricerca rappresenta una grande opportunita’ di guadagni perMicrosoft e i suoi inserzionisti per cui e’ necessario investire molterisorse.Anche la Microsoft ha quindi capito che riuscire ad elaborare un potentestrumento di ricerca che consenta agli utenti di Internet di trovare conrelativa facilita’ il documento voluto oltre ad essere un’impresaparticolarmente auspicata nel mondo della Rete, costituirebbe un’autenticaminiera di guadagni, ma ovviamente l’impresa non e’ cosi’ semplice.Oggi pero’ gli esperti informatici hanno a loro disposizione nuovi strumentimutuati dall’intelligenza artificiale per cui attraverso un adeguatodispendio di risorse ed energie finalmente l’obiettivo della ricercaperfetta puo’ considerarsi non tanto lontano.Il software puo’ essere definito come lo sviluppo esecutivo, espresso in unlinguaggio comprensibile anche alla macchina, di una o piu’ ideefondamentali sotto forma di regole la cui applicazione, porta ad unasoluzione sicuramente esatta di un dato problema. L’insieme delle regole checompongono il software, in informatica come in matematica, si chiamaalgoritmo, dal nome di un grande matematico arabo, Al-Khuwarizmi, vissutocirca mille anni fa, nato a Baghdad, considerato il padre dell’algebra.Se il software, quindi, non e’ altro che sviluppo di un algoritmo, ilcomputer, munito di adeguato software, puo’ svolgere qualsiasi attivita’consentita da questo, quindi il computer puo’ essere piu’ precisamentedefinito come una macchina algoritmica universale.Si possono tradurre in algoritmo tanto operazioni matematiche quantoqualsiasi attivita’ dell’uomo, l’algoritmo quindi ha, al pari della logica,un valore universale che puo’ assurgere a punto d’incontro tra due culture,fino ad ora erroneamente considerate distinte e quasi opposte: l’umanisticae la scientifica.Formulare prima un problema in forma precisa, stabilire l’obiettivo daraggiungere, distinguere le costanti dalle variabili, precisare in formagenerale ed astratta le regole da eseguire per il raggiungimento dell’obiettivo prescelto, sono processi che caratterizzano non solo il pensieromatematico, ma tutto il pensiero razionale dell’uomo in qualsiasi campo diapplicazione.Dell’algoritmo e’ stata data (BORRUSO) la seguente definizione: insiemeordinato in sequenza, di tutte le regole precise, inequivoche, analitiche,generali, astratte, formulate “ex ante”, la cui scrupolosa e letteraleapplicazione, da parte di chiunque, lo pone infallibilmente in grado diconseguire il risultato giusto.Anche quando non sia possibile formulare un algoritmo, il computer puo’essere messo in grado di “simulare” un comportamento intelligenteadeguandosi ad un modello di che sia stato registrato preventivamente nellesue memorie o acquisito man mano per via telematica.Il modello di comportamento e’ un surrogato dell’algoritmo e, come tutti isurrogati, molto meno soddisfacente, perche’ privo di riscontri critici, mapuo’ servire, in maniera sorprendentemente utile, per aggregare i tanticontributi di pensiero dati, in tempi e luoghi diversi, da persone diverse.Si crea cosi’ un’intelligenza artificiale di massa, che non e’ affattoaliena dall’uomo, perche’ frutto dell’imitazione di tanti uomini.]]>

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