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Un nuovo codice di deontologia per il rispetto della privacy in caso di statistiche

7 Ottobre 2002 Commenta

ROMA. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 1° ottobre il Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale. L’obiettivo del codice e’ quello di garantire che l’utilizzazione di dati di carattere personale per scopi di statistica, considerati dalla legge di rilevante interesse pubblico e fonte dell’informazione statistica ufficiale intesa quale patrimonio della collettivita’, si svolga nel rispetto dei diritti, delle liberta’ fondamentali e della dignita’ delle persone interessate, in particolare del diritto alla riservatezza e del diritto all’identita’ personale. Anche nel campo delle ricerche statistiche il Garante ha deciso di ricorrere ai c.d. codici di condotta o di autoregolamentazione introdotti dall’art. 20 del D.lgs. n. 467/2001 e previsti per disciplinare il trattamento dei dati personali in determinati settori quali Internet, il marketing, il campo previdenziale, i sistemi informativi adottando un modello gia’ sperimentato per il passato in altri campi, come quello giornalistico. L’intento e’ quello di pubblicare questi codici di autodisciplina sulla Gazzetta Ufficiale al fine di dotare gli stessi di una specifica forza prescrittiva e poter garantire: la trasparenza, la riservatezza, il corretto uso dei dati che viaggiano nella rete ricorrendo a degli strumenti elastici, in grado di adeguarsi rapidamente alle nuove esigenze dell’epoca attuale. A tale scopo questi codici sono elaborati direttamente dalle parti interessate e quindi dagli utenti, dai consumatori, che potranno cosi’ difendersi dal pericolo derivante dall’uso improprio delle informazioni, dalle frodi, dalle violazioni di legge. Difatti nel caso specifico il codice e’ stato adottato dal Sistema Statistico Nazionale (SISTAN) ed e’ il risultato di un lavoro di ampia consultazione di diversi soggetti pubblici e privati riuniti in un apposito gruppo di lavoro, al quale hanno partecipato anche rappresentanti dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), dell’Istituto di studi e analisi economica (ISAE), dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le nuove norme di deontologia si applicano agli enti ed agli uffici di statistica che fanno parte o partecipano al Sistema statistico nazionale (SISTAN) e che, a seconda del loro ambito istituzionale, concorrono all’attuazione del programma statistico del Paese ed alla produzione di informazioni statistiche.

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