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Copyright. Industria Discografica Al Governo: Si Approvi Urgentemente La Direttiva

19 Novembre 2002 Commenta

Milano – FIMI, Federazione Industria Musicale Italiana, SCF, Societa’Consortile Fonografici e FPM, Federazione contro la pirateria musicalehanno chiesto al Governo di recepire con urgenza la Direttiva Europeasul Copyright, strumento essenziale per lo sviluppo del settore inparticolare nell’ambiente digitale. Lo sviluppo di Internet infatti, ein generale delle reti, della telefonia, offre all’industriadiscografica grandi opportunita’ di espansione sul mercato mondiale,avvicinando nuovi ascoltatori, riducendo i costi di produzione edistribuzione, migliorando l’efficienza dei sistemi di distribuzione,allargando il repertorio disponibile e consentendo ai consumatori diacquistare la musica che desiderano nei formati preferiti, nel momentopreferito e da qualsiasi luogo. Si tratta di consolidare questa vera epropria rivoluzione tecnologica e dei modelli di business con regolecerte, che favoriscano lo sviluppo del mercato legale. L’industriadiscografica italiana ritiene pertanto fondamentale il recepimento dellaDirettiva che finalmente consentira’ un’adeguata totale normativa dellemisure tecnologiche di protezione, ovvero i lucchetti elettronici chesempre di piu’ si vanno diffondendo a protezione delle operedell’ingegno. Non solo, la Direttiva sara’ essenziale per tutelare leinformazioni sul regime dei diritti (DRMS – Digital Rights Managementsystems), uno strumento fondamentale per esercitare e gestire i dirittinella societa’ dell’informazione. Ogni brano musicale portera’ con seuna sorta di DNA contenente tutte le informazioni riguardanti gliartisti, gli autori, i produttori. Sara’ cosi’ possibile gestire lacomplessa attivita’ di ripartizione dei diritti legata alla diffusionedigitale della musica. Un ultimo punto importante riguarda l’adeguamentodei compensi per copia privata agli standard europei. L’industriadiscografica concorda con il progetto di legge del Governo che harivisto i compensi sui supporti vergini. Il ritardo del nostro Paeseviene finalmente colmato con una vera armonizzazione. La Direttivaintroduce nel nostro ordinamento il diritto di farsi una copia per usosolo personale e per fini non commerciali, a condizione che gli aventidiritto ricevano un equo compenso. Alberto Pojaghi, Presidente di FIMIha dichiarato: “Un efficace e rigoroso sistema di protezione dei dirittid”autore e dei diritti connessi e’ uno dei principali strumenti perassicurare alla produzione musicale europea ed italiana le necessarierisorse e per garantire in particolare ai creatori ed agli interpretiautonomia e dignita’. La musica italiana oggi, nel nostro Paese,rappresenta circa il 50 % della produzione con notevoli opportunita’ diespansione all’estero”. Gianluigi Chiodaroli, Presidente SCF haaffermato: “Il recepimento della direttiva comunitaria sul copyright e’un evento atteso, decisivo e non piu’ procrastinabile per lo sviluppodel settore Musicale. Sara’ ora possibile regolamentare la diffusionedella musica in rete tramite webcasting e simulcasting consentendofinalmente lo sviluppo legale di un importante settore industriale.L’evoluzione tecnologica ha offerto e continua ad offrire nuovi scenarie nuove possibilita’ di sviluppo per l’industria culturale, ma non e’pensabile una crescita concreta senza una solida costruzione normativache, anche in Italia, tuteli la proprieta’ intellettuale, unico veromotore di sviluppo della cultura”. Enzo Mazza, Presidente dellaFederazione contro la pirateria musicale ha dichiarato: “Non si puo’pensare che possa decollare un business della rete se a dominare sonoservizi di distribuzione illegale della musica. La direttiva e’ urgenteperche’ consentira’ di combattere piu’ efficacemente la diffusione nonautorizzata di brani musicali consentendo allo stesso tempo di lanciaremodelli di business che favoriranno la distribuzione legale di musica online”.

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