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La Nuova Dimensione Telematica Dei Centri Per L’Impiego

29 Dicembre 2003 Commenta

ROMA. Secondo i risultati di una recente indagine statistica condottadall’Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione dei lavoratori),consistente in tre ricerche condotte, per conto del Ministero del Welfaresui Centri per l’impiego (Cpi) del Mezzogiorno, tre Cpi su quattro sonocollegati in rete agli uffici provinciali. Nei primi sei mesi del 2003,infatti, il 74 1244948ei 217 Centri per l’impiego ha attivato il collegamentointranet con i propri uffici provinciali. Nel 2001, questa percentualearrivava solo all’11%.Nel primo semestre di quest’anno, i Cpi del Sud hanno realizzato circa10mila colloqui (di cui 1.500 di informazione e 8.500 di orientamento) ecirca 600 avviamenti verso nuove attivita'(di cui 250 versol’apprendistato). La ricerca dell’Isfol ha evidenziato un generalerafforzamento delle strutture e dei servizi agli utenti. A oltre il 55%della popolazione residente nel Mezzogiorno e’ stato, infatti, offerto unservizio di orientamento, svolto nella maggior parte dei casi con uncolloquio individuale. Migliorati anche i servizi di accoglienza, che nel65% dei casi sono risultati ben organizzati.I Centri per l’impiego sono strutture nate a seguito della riforma degliuffici di collocamento, che da strutture periferiche di un’autorita’centrale (Ministero del lavoro) sono diventati “Centri per l’impiego” chericadono sotto la responsabilita’ delle amministrazioni provinciali (a lorovolta sottoposte agli indirizzi delle Regioni).Tutto questo e’ avvenuto grazie al decreto legislativo 23 dicembre 1997, n.469, relativo al “Conferimento alle Regioni e agli enti locali di funzioni ecompiti in materia di mercato del lavoro, a norma dell’articolo 1 della L.15 marzo 1997, n. 59″, che ha dato attuazione alle previsioni delle leggiBassanini.Da questa legge sono poi derivate tutta una serie di normative regionali,che hanno provveduto, come previsto dallo stesso d.lgs. 469/97, adisciplinare l’organizzazione e il funzionamento dei Centri per l’impiego.Il decreto legislativo 469/97 individua dunque nella Regione l’entedelegatario delle competenze in materia di collocamento e di politicheattive del lavoro e nelle Province i soggetti incaricati della gestione delservizio di collocamento, delineando i criteri in base ai quali dovra’essere organizzato, con legge regionale, il sistema dei servizi perl’impiego, che si articola nei seguenti organi: una commissione regionalepermanente tripartita (art. 4, comma 1, lettera b); un organismoistituzionale (art. 4, comma 1, lettera c); una struttura regionale (art. 4,comma 1, lettera d); i Centri per l’impiego (art. 4, comma 1, lettera e).Il collegamento in rete dei vari Centri per l’impiego e’ quindiun’applicazione del Sistema Informativo Lavoro (SIL), il cui funzionamentoe’ disciplinato dall’articolo 11 del d.lgs. 469/1997. Il SIL e’ costituito”dall’insieme delle strutture organizzative, delle risorse hardware,software e di rete” relative ai compiti conferiti alle Regioni ed agli entilocali dal d.lgs. 469/1997.Il Sistema informativo lavoro e’ concepito come “strumento per l’eserciziodelle funzioni di indirizzo politico-amministrativo”, ed ha quindicaratteristiche unitarie ed integrate a livello nazionale; tutti i soggettioperanti nelle materie disciplinate dal decreto (Ministero del Welfare,Regioni, enti locali, soggetti autorizzati alla mediazione tra domanda edofferta di lavoro) hanno l’obbligo di connessione e di scambio dei datitramite il SIL, secondo modalita’ da definire sentita l’ex AIPA ora CNIPA.

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