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Rapporto SMAU-EITO 2004: Segnali Di Ripresa

19 Aprile 2004 Commenta

MILANO. Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca nelcommentare i dati del Rapporto SMAU-EITO 2004 ha dichiarato che il peggioper l’industria italiana dell’ICT e’ finalmente alle nostre spalle, inquanto non solo negli USA ed in Europa ma anche in Italia si notano segnalidi ripresa.Il Ministro ha aggiunto che l’ICT ha il potenziale di continuare a crescerenel lungo periodo dalle 2 alle 3 volte rispetto all’incremento dell’economiae la politica del Governo resta quella di una forte attenzione a questosettore strategico per la competitivita’ e lo sviluppo della nostraeconomia.Soffermandosi sui dati relativi al nostro Paese emersi dal RapportoSMAU-EITO 2004, Stanca ha rilevato che e’ probabilmente vera l’ipotesi chela nostra ripresa quest’anno possa essere meno vivace rispetto a quellaeuropea. Tuttavia, ha aggiunto il Ministro, non va dimenticato che l’Italiae’ stato l’ultimo grande Paese europeo a registrare il forte rallentamentodegli ultimi anni e che, comunque, ci sono alcuni segnali sicuramentepositivi che ci riguardano, come sul fronte della larga banda, della tvdigitale e delle telecomunicazioni in generale.Moderatamente ottimista il commento del Ministro Stanca al rapportoSMAU-EITO 2004. In effetti secondo EITO (European Information TechnologyObservatory) il 2004 vedra’ esaurirsi quella crisi del mercato ICT che hafortemente caratterizzato il triennio 2001-2003, anche se la ripresa sara’graduale. Dopo un modesto 0,8% nel 2003, la crescita del mercato globaledell’ICT, nel suo complesso, si attestera’ intorno al 3,1% nel 2004; e inprospettiva, i tassi di sviluppo potranno raggiungere il 4-5% nel 2005.Lo stesso Presidente di SMAU Antonio Emmanueli ha dichiarato che in vista diuna cauta ripresa globale, oggi in Europa sono le istituzioni a giocare unruolo decisivo nell’affermazione dell’ICT. Occorre, quindi, unacollaborazione forte su politiche industriali, infrastrutturali e fiscali,anche perche’ l’allargamento dell’Unione consentira’ l’ingresso di nuoviattori – alcuni molto attivi nel campo delle tecnologie – nello scenariocompetitivo globale: un’opportunita’ per l’Europa di sviluppare nuovesinergie e di contare su un piu’ ampio mercato interno.Secondo Emmanueli occorrono progetti nazionali strettamente integrati nelcontesto europeo, in particolare investimenti nelle politiche industriali,infrastrutturali, fiscali e di formazione per adeguare le risorse umane allaqualifiche richieste dal mercato, come anche investimenti a sostegno delladiffusione capillare degli accessi a larga banda e di un’adozioneentusiasta – presso la piccola e media impresa ma anche presso leistituzioni – dei sistemi di e-business, e-government, e-learning ee-health.Il Rapporto EITO conferma come siano ormai evidenti i segnalidell’inversione di tendenza registrati dal mercato globale dell’ICT, marivela una debolezza del mercato europeo rispetto a quello statunitense.Quest’anno, EITO 2004 presenta anche uno studio dell’OCSE sul rapporto trainvestimenti ICT e produttivita’, da cui emerge un ritardo di tanti paesieuropei rispetto a Stati Uniti e altre aree che hanno investito fortementenelle nuove tecnologie e nel loro utilizzo.In questo contesto, il Rapporto EITO 2004 formula un invito alle istituzionieuropee a rilanciare il programma di Lisbona 2000 per la costruzione di unaSocieta’ della Conoscenza dinamica e competitiva entro il 2010, checoinvolga e rappresenti i 500 milioni di suoi cittadini.EITO 2004 si interroga anche sull’evoluzione dell’Europa digitale. Ilconfronto internazionale condotto da EITO delinea un vasto campo dibattaglia in cui si fronteggeranno due aree leader, il Nordamerica e l’Asia(Cina-India-Giappone). L’Europa rischia di rimanere schiacciata in questalotta fra titani, se non sapra’ cogliere nell’immediato le opportunita’offerte dalla rivoluzione digitale.

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